giovedì 26 settembre 2013

91. 25 dicembre 1996 - PATTY PRAVO

WARM-UP TOUR
Le Rotonde (Garlasco - PV)
Durata: /
Prezzo: /
Posizione: Platea
Sold-Out: No
Pubblico: 500 pc



Marco me lo chiese, senza preamboli: 'Vieni a vedere Patty Pravo alle Rotonde a Natale?'. 
Mi feci una risata, non lo conoscevo ancora abbastanza bene per capire se parlasse seriamente o stesse scherzando.
Propendevo per la seconda ipotesi: ero abituato ad essere 'scherzato' per la mia passione per molte delle icone-queer italiane di tutte le ere (Mina, Loredana, Rettore, Nada, Ornella ... non mi facevo e non mi faccio mancare nulla!) circondato com'ero da puristi dell'indie inglese o del grunge americano.
E invece no: parlava seriamente. Ovviamente accettai, non sapendo che avrei assistito ad uno dei concerti più ... fuori dagli schemi di sempre. Parliamo dei miei, di schemi.

Prima di iniziare va ricordato che in quegli anni l'allora 48enne  (e ancora bellissima) Strambelli, che di lì a due mesi avrebbe riabbracciato il successo a Sanremo con il pezzo di Vasco '...e dimmi che non vuoi morire', da alcuni anni navigava a vista, con una popolarità in calo da un ventennio, riproponendo in loop 'Pensiero stupendo', 'La bambola' e 'Ragazzo triste'.
Il concerto in questione non si scostava di un millimetro da questo trend, fortunatamente, perché noi volevamo sentire quelle canzoni, non certo i canti mongoli registrati in Cina e il rischio c'era.

Il primo dettaglio da sottolineare è la location: eravamo alle Rotonde di Garlasco, luogo cult-trash dove Madonna aveva cantato Everybody e Holiday per Discoring nel lontano 1984. Tutto, dai mobili all'atmosfera, era un tuffo negli anni '70. Anche Patty lo era. In quest'ottica tutto era perfetto.
Noi con i nostri 21/23 anni, rappresentavamo un faro di gioventù in mezzo ad un pubblico di ultra 50enni, con le signore cotonate-impellicciate-ingioiellate come se fosse l'ultimo giorno prima dell'armageddon. 
Cioè: era Natale, tutti gli astanti erano reduci dall'abbuffata del pranzo festivo e, reindossata la mise della messa di mezzanotte, suggevano flute di spumantino da quattro soldi.

Una situazione quasi esaltante.

Noi avevamo il nostro pittoresco tavolino rotondo, un po' defilato, vicino ad una colonna. Lo show, per quanto un po' tristanzuolo dal punto di vista scenografico, fu abbastanza coinvolgente. Patty anche se campava di rendita, ci intrattenne senza risparmiarsi, senza stravolgere i pezzi classici e intervallando il tutto con ricordi e considerazioni nel complesso divertenti. Teneva il palco e il suo pubblico con classe.

Come si diceva la sua carriera ricominciò a correre poche settimane dopo, tanto che, dalle 20000 lire o giù di lì delle Rotonde, si passò alle 70000 allo Smeraldo.

E la Patty non ci ha più visto tra il suo pubblico...


Visto con: Marco C./Stefano

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