lunedì 8 agosto 2016

116. 5 aprile 1998 - JOE JACKSON


Heaven & Hell Tour
Location: Magazzini Generali (Milano)
Supporter:
Durata: 2h
Prezzo: 40000 Lire
Posizione: 1a fila
Sold-Out: no
Pubblico: 1000 P.C.



Terzo concerto dell'amato Joe Jackson e primo visto in compagnia. Chi fosse al mio fianco però l'ho dimenticato ... credo la sorella di un'amica. Credo.

Ma veniamo al dunque: l'album supportato era Heaven & Hell, lavoro concettuale che faceva seguito all'ugualmente criptico Night Music di 4 anni prima e sicuramente meno pop rispetto a Laughter & Lust del 1991.

La venue dove si sarebbe tenuta la serata fu la prima sorpresa, trattandosi dei Magazzini Generali ma in versione inedita, con i posti a sedere e numerati. Mai più vista. Il fatto che fosse il sottoscritto il responsabile dell'acquisto dei biglietti ci permise di accomodarci in prima fila, centrale... ça va sans dire!
Il piccolo palco era stracolmo di tastiere e laptop, sintomo che Joe si sarebbe esibito da solo o quasi, e così fu. 
In realtà il www mi dice che c'era anche una vocalist violoncellista, ma la mia memoria ha cancellato questo dato. Per me era solo al comando.

Comunque: l'attesa si consumò nei Magazzini illuminati dalla luce del giorno, anche questa una prima volta. Poi lui, come detto in solitaria, con basi e beat registrati: non esattamente la situazione che preferivo, a dire il vero. Non vedere Graham Maby e il suo basso era già motivo di sconforto. 
Ma il carisma di Joe, il suo saper intrattenere, quelli erano intatti. Il set era strutturato con una prima parte con pezzi classici e una seconda completamente dedicata all'album da poco uscito. Inutile dire che, nonostante l'attenzione e la concentrazione tributati ai nuovi pezzi, erano le vecchie glorie quelle più attese. Come è ovvio che fosse visto che, a differenza di altri dischi portati in tour, Heaven & Hell tendeva ad amalgamarsi poco con le sonorità che lo avevano reso l'artista che conoscevamo e che conosciamo tutt'oggi.

Ci ragalò anche una qualche scenetta divertente, come quando si ruppe una (finta) bottiglia di whisky in testa. Sul momento mi fece anche impressione, salvo poi raccogliere l'etichetta come memorabilia.


Alla fine tornai a casa solo parzialmente soddisfatto, più che altro a causa delle altissime aspettative che hanno sempre caricato l'attesa di un concerto di Joe Jackson. 
Ma avrei dovuto aspettare quasi 3 anni per togliermi quel gusto amarognolo di bocca.



Possibile scaletta: Is She Really Going Out With Him? / It's Different for Girls / Real Men / Be My Number Two / You Can't Get What You Want / Eleanor Rigby / Home Town / Nineteen Forever / The Other Me / Danny Boy (Ernestine Schumann-Heink cover) / The Man Who Wrote Danny Boy / Prelude / Fugue 1 / More Is More / Angel / Tuzla / Passacaglia / A Bud and a Slice / Right / The Bridge / Fugue 2 / Song of Daedalus / Steppin' Out / A Slow Song

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